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Lotta all’evasione fiscale nel settore dell’ospitalità

Più facili le comunicazioni alla Polizia. Controlli online sul numero degli ospiti. Operatori abusivi ed evasione: c’è il codice univoco per scoprire i “furbetti”

La stagione 2022 ha portato con sé una boccata di ossigeno all’economia della Penisola Sorrentina. Gli alloggi sono “fully booked” e riuscire a trovare un posto dove mangiare diventa sempre più difficile per le numerose file che si creano fuori a qualunque tipo di locale. La città ha ripreso a vivere a pieno ritmo tornando a palesare i lati positivi e quelli negativi già noti prima della pandemia.

In apparenza sembra non essere cambiato alcunché, ma, in realtà, è cambiato molto nella gestione delle attività alberghiere ed extralberghiere che sono state coinvolte in novità gestionali che, prese singolarmente, poco dicono, ma, allontanandosi ed osservando il quadro di insieme, probabilmente, qualche novità interessante la porteranno quanto prima.

Cercherò di procedere con ordine. Partiamo dal servizio “Alloggiati Web” della Polizia di Stato.

Dopo anni di incompatibilità con i diversi browser presenti sul mercato ed il tecnicismo del “certificato” un po’ ostico per chi è a digiuno di informatica, si è passati, finalmente, al sistema dei codici e, soprattutto, della “chiave web”. I codici non sono altro che sequenze di numeri divisi in blocchi che ci permettono di effettuare il login nella nostra area riservata in maniera sicura senza bisogno di scaricare ed installare il certificato su ogni postazione dalla quale effettuiamo l’accesso. Questo permette ai gestori di poter inviare i dati degli ospiti da qualunque device connesso ad internet.

La verità novità interessante è, però, la chiave web. Un API (Application Programming Interfaces) che permette all’applicazione Alloggiati Web di “parlare” con altre applicazioni. Finalmente i PMS (Property Management System) possono comunicare direttamente con il servizio alloggiati web rendendo la procedura automatizzata. In pratica, se prima i gestori erano costretti ad inserire i dati nel proprio gestionale e, poi, gli stessi dati all’interno del servizio alloggiati web, oggi basta inserirli nel gestionale che, in automatico, potrà inviarli anche al servizio alloggiati web. Una funzione che anche io ho richiesto a più riprese agli organi competenti e che è divenuta realtà.

La pandemia è stata utile anche alcuni uffici comunali che, a quanto pare, hanno impiegato proficuamente il tempo effettuando un nuovo censimento delle SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) ed agganciando questi dati al portale “Tourist Tax” in modo tale da non permettere l’inserimento di un numero di unità e di ospiti superiori a quelli autorizzati dal Comune tramite le SCIA.

Il vero fulcro di tutto, colui che riuscirà a mettere in comunicazione tutti i sistemi, è il CUSR (Codice Univoco Identificativo delle Strutture Ricettive – Delibera di Giunta Regionale n. 64 del 22/02/2021, pubblicata sul BURC n. 20 del 1 marzo 2021).

Introdotto dalla Regione Campania nel 2021, il CUSR è l’unico vero strumento in grado di combattere abusivismo ed evasione fiscale. Infatti, mettendo in comunicazione i vari sistemi, sarà possibile, tramite il CUSR, intrecciare i dati della tassa di soggiorno, dell’ISTAT e della PS. In tal modo non ci sarà bisogno di complicate analisi da parte di personale umano, sarà direttamente un software a rilevare le incongruenze e presentare un report dettagliato ad un operatore umano che potrà effettuare le verifiche del caso.

Il prossimo, imprescindibile, step sarà l’accordo con le OTA (Online Travel Agency) al fine di rendere obbligatorio l’inserimento del CUSR per la commercializzazione online. Logicamente i portali quali Booking, Expedia ed Airbnb dovranno essere collegati al database della Regione in modo da poter verificare la corrispondenza tra il CUSR stesso e l’anagrafica inserita. In tal modo anche l’Agenzia delle Entrate avrà il suo strumento di controllo e verifica.

Fantascienza? Scenario visionario? E’ del 20 giugno c.a. la pubblicazione della circolare n. 21/E con la quale l’Agenzia delle Entrate definisce gli “Indirizzi operativi e linee guida per il 2022 sulla prevenzione e contrasto all’evasione fiscale, nonché sulle attività relative al contenzioso tributario, alla consulenza e ai servizi ai contribuenti”. Grazie ai fondi stanziati dal PNRR è stato sviluppato un algoritmo dal nome VeRa (Verifica dei Rapporti finanziari), un software in grado di passare al vaglio, in maniera anonima, i dati di ogni cittadino.

Trovata l’incongruenza, verrà stilata una lista con i nomi dei contribuenti a rischio evasione che verrà sottoposta alla valutazione umana. Effettuati gli accertamenti si procederà ad un invito a regolarizzare la propria posizione.

Il sistema è entrato in funzione questo luglio ed analizzerà i dati dal 2018 in poi.

L’argomento è ampio e non poteva, di certo, essere esaurito in quest’articolo. Mi auguro di essere riuscito ad essere non troppo tecnico ed aver reso fruibili anche quei contenuti che, per natura, non lo sono.